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Ettore Baraldi
Ettore Baraldi, vincitore della sesta edizione, nel 2008, del Premio ‘Salvo Basso-Città di Scordia’ è nato nel 1931 a Carpi (MO). Sino ai vent’anni è vissuto a Fossoli (MO) occupandosi prima come fabbro, poi bracciante nel Collettivo Agricolo (una forma di cooperazione cristiano-comunista), quindi come corrispondente di testate della sinistra. Successivamente si trasferisce a Torino dove si occupa di restauro edile. Inizia a scrivere a sedici anni, in dialetto, dietro la spinta di un cantastorie dialettale. Le prime poesie vengono accolte con un certo interesse da un gruppo di intellettuali, qualI Sibilla Aleramo, Natalino Spegno, Luigi Russo che si prestano in un notevole aiuto. Con l’immigrazione a Torino inizia un assiduo studio del dialetto fossolese riarricchendolo di molte parole che lungo il tempo si erano perdute o fuse con altre. Nel 1954 pubblica una prima plaquette (a cura di un gruppo femminile) e dopo dieci anni un altro testo curato da Aurelio Piccari nella collana di Forum Quinta generazione di Forlì; seguono a distanza di anni Oratori per la tera di Albenga per le edizioni genovesi San Marco dei Giustiniani, Bandiga, ed. Dal Molino di San Clemente, cento poesie accompagnate da altrettanti disegni di Lia Cucconi e annotazioni di Franco Loi, quindi Manuscristi, Al Sanghev di òm l’è róss,(Edinpro) assieme ad alcune brevi raccoltine. Dal 1998 cura la pubblicazione dei librini del Quartino, brevi raccolte di poesia dialettale italiana. Della sua poesia si sono interessati i maggiori critici del settore con studi e recensioni.
da sinistra: Sarah Zappulla Muscarà, Gianni Oliva e Ettore Baraldi
Giovanni Tesio, il Commissario Straordinario Eliseo Fonte e Sarah Zappulla Muscarà